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L'UP Andrea Costa Imola sfiora l'impresa contro la Fortitudo Agrigento

08 febbraio 2025

UP ANDREA COSTA IMOLA - FORTITUDO AGRIGENTO 79-80

Imola: Fazzi 5 (0/1, 1/2), Pavani (0/2 da tre), Toniato 20 (8/8, 1/3), Filippini 12 (4/6, 1/4), Klanjscek 9 (4/10, 0/4), Chiappelli 18 (3/6, 4/5), Martini 6 (3/4), Sanguinetti 9 (1/2, 2/5), Zedda (0/2), Benintendi ne, Raucci ne. All.: Villani

Agrigento: Erhaghewu, Caiazza 8 (2/4 da tre), Piccone 11 (5/8, 0/3), Scarponi 11 (4/6, 1/4), Martini 13 (6/9), Chiarastella 5 (1/4, 1/3), Morici 4 (2/4), Disibio 14 (3/3, 2/6), Romeo 14 (2/5, 3/4), Rizzo ne All.: Quilici

Arbitri: Mariotti e Spinello

Parziali: 15-23; 34-43; 56-57

Tiri liberi: Imola 6/13, Agrigento 7/10

Dopo una settimana molto complicata l'UP Andrea Costa Imola si presenta con grande voglia di vincere e lottare ma alla fine l'appoggio a canestro di Disibio, forse viziato da un fallo precedente su Sanguinetti, premia la Fortitudo Agrigento che vince 79-80.

L'inizio dei ragazzi imolesi, guidati per l'occasione da coach Roberto Villani (il neoarrivato Vecchi esordirà nel prossimo turno di campionato contro Fidenza), non è purtroppo dei migliori, con i siciliani in grado di allungare fino al +8 grazie soprattutto all'esperto Albano Chiarastella, autore di soli cinque punti ma anche di 11 rimbalzi, 6 assist e tante giocate importanti che hanno liberato le spaziature ideali per i tiratori agrigentini. Divario che si allarga nella seconda frazione di gioco quando il jumper di Morici sancisce il +14 Fortitudo (25-39 al 15'): ci pensa Chiappelli allo scadere del secondo quarto, colpendo dalla distanza, a ridurre il gap sotto la doppia cifra (34-43 all'intervallo).

Al rientro dagli spogliatoi il copione del match cambia completamente: l'Andrea Costa risale fino al -3 con Klanjscek e Filippini, poi Agrigento sembra rimettere le cose a posto con uno 0-5 di parziale firmato da Scarponi e Disibio ma al minuto 27 la bomba di Toniato garantisce il primo vero vantaggio della formazione di casa e scalda ulteriormente il PalaRuggi, ora sesto uomo in campo. L'ultima frazione di gioco è un tripudio biancorosso, con il trio Martini-Sanguinetti-Toniato che di forza trascina Imola sul +8 a sette minuti dalla fine. Agrigento ha il merito di non mollare e con tre triple di fila riprende per un breve momento la leadership del match. Al minuto 39:22 Filippini insacca il 79-76, Piccone risponde e accorcia a -1 a 18 secondi dalla fine; Villani chiama timeout per disegnare la rimessa da fondocampo che, però, è fatale per le sorti biancorosse: Sanguinetti, forse spinto da Romeo, perde palla regalandola sotto canestro a Disibio che appoggia al tabellone per il nuovo e definitivo vantaggio degli ospiti.

Luca Sabbioni
Addetto stampa Andrea Costa Imola